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Le Leggi nel IV Reich

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Messaggio  Dido Sab Nov 13, 2010 2:47 pm

Il Iv Reich è una nazione sommersa dalla burocrazia e dalla corruzione. La legge è riassumibile nei "9 Comandamenti del Popolo" ma in realtà esistono una miriade di regolamenti, certificazioni, obblighi e divieti da rispettare. La macchina burocratica è talmente complessa, ingrabugliata e di difficile comprensione da parte dei cittadini che in pratica nessuno è a conoscenza di tutte le leggi, quindi nessuno è mai certo di esser al sicuro.
Per chiunque, in qualunque momento, può arrivare una verifica della Gestapo, o peggio delle SS, e si può star certi che, cercando a fondo nella vita di ciascun cittadino, qualcosa di incriminante salterà fuori. Con una prova a proprio sfavore è spesso troppo tardi per cercare giustificazioni o trovar soluzioni legali.
Avviene inoltre che, grazie a questo ammasso di burocrazia, ciò che conta non sia la Legge, ma la sua interpretazione, che sempre è quella del più potente (o di colui con più amicizie).
Questo accresce ancora più il clima di inquietudine, in quanto nessuno può dirsi salvo o al sicuro dagli ingranaggi del regime, nemmeno gli avvocati, i membri del Partito o gli stessi Agenti della Gestapo.

LE LEGGI DEL REICH
le leggi,cosi come vengono semplicisticamente presentate ai comuni cittadini recitano:
1)Non è tollerato alcun tradimento verso il Reich e verso alcun suo rappresentante.
2)Sono considerati cittadini del Reich solo gli appartenenti alla Razza Ariana.
3)è vietato intrattenere rapporti con membri di razza inferiore.
4)è vietato mancare di rispetto ad un rappresentante del Reich.
5)è vietato allontanarsi dal perimetro cittadino se non previa richiesta scritta al Distretto più vicino.
6)è vietato custodire cadaveri(parti di essi o nella loro interezza)in abitazione o proprietà,anche se interrati o contenuti con altri mezzi,senza aver precedentemente avvisato un Ispettore.
7)è vietato tacere o tener nascosta una malattia,propria,di un parente o di un qualunque conoscente.
8)Non riferire contravvenzioni alle regole conosciute anche se commesse da altri è tradimento.
9)Rubare,uccidere,contravvenire alla morale è considerato tradimento.

Il Palazzo di Giustizia
La legge viene amministrata nel Palazzo di Giustizia. Questa costruzione è la più importante di tutto il Borgo visto che è anche la sede dove vive e lavora il Borgomastro. Le sentenze vengono emesse dalle Corti di Giustizia, capeggiate da un Giudice. Nel Reich gli unici avvocati a cui è concesso di lavorare sono quelli pubblici, designati dal Giudice stesso, ai quali viene affidato il compito di difendere o accusare l'imputato. Agli avvocati privati non è permesso presentarsi davanti a una Corte, ma spesso i professionisti del settore si occupano di preparare una strategia di difesa in collaborazione con l'Avvocato d'ufficio per i clienti facoltosi che se lo possano permettere.

Le punizioni emesse sono molto variabili e non sempre proporzionate al delitto. Dipende molto dallo status del colpevole, dal sadismo dell'Ispettore che ha scoperto il misfatto, dalla bravura dell'Avvocato e dalla magninimità del Giudice.
Le pene più gravi non sono le condanne a mortema piuttosto le deportazioni verso i Campi di Lavoro, dove la Gestapo detiene i condannati affinchè scontino la pena ai lavori forzati, o nei Campi di Rieducazione, gestiti dalle Milizie Nere, da cui nessuno ha mai fatto ritorno.

E' importante sottolineare che nel Reich la pena di Morte e la tortura non esistono: la legge del Reich ha bandito ogni forma di sadismo ed uccidere è assolutamente vietato in quanto causa del Risveglio. Tutto questo è naturalmente solo una teoria, sovente bastano piccolo sgarri per esser manganellati violentemente, sia nelle Caserma della Gestapo che in pubblico. Reati gravi possono anche risolversi in tortura, che benché vietata dalla legge come pena, è consentita per estorcere informazioni.


Sull'Architrave dei Palazzi di Giustizia è impresso il motto: "Chi non ha nulla da nascondere, non ha nulla da temere!"; mentre sul banco del Giudice del Reich si legge: "La legge è uguale per ogni uomo", il che è vero, sebbene non tutte le persone nel Reich siano considerate parimenti degli uomini: traditori, stranieri,razze inferiori e nemici dello stato non certo uomini, per la mentalità nazista.
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