Cartomante

Fa del suo meglio per indirizzare i suoi giocatori sulla strada maestra della sua campagna nonostante essi imperterriti cerchino soluzioni alternative ed improbabili ai misteri da lui proposti in una città dalla mutevole ampiezza. Nonostante malvagità, blasfemie, colpi di sonno vari, è solido nell'affermare il suo gioco a scapito di tutto e tutti, anche a costo di scontrarsi con la logica.

INDOMABILE

In linea di massima, riesce a mantenere alta la tensione nel corso della storia, nonostante le legioni di Orfeo assedino le mura incerte di taluni giocatori (Matteo). Di tanto in tanto, in virtù del potere conferitogli da se stesso, si concede qualche licenza poetica, come l'improvviso vertiginoso ingigantimento di un paese inizialmente di cinque case che nel giro di qualche giorno assomiglia sempre di più ad una metropoli della Est Cost, con tanto di barboni itineranti, serial killer, vecchie di livello 20 e svariate linee metropolitane. Per il resto, amministra con sapienza e dissimula con disinvoltura. Ultimamente ci rompe meno i coglioni sull'interpretazione, e questo non per forza è un bene! Forza Mel, siamo con te!

ENJAMBEMENT

La storia va avanti e il cartomante continua a tessere la sua complicata e putrida tela tra feti non morti, golem di carne con la testa d'angelo e altri gai abomini.
Di positivo c'è sicuramente il fatto che la storia e l'ambientazione piace e l'attenzione (fino a mezzanotte e mezza) per la storia è sempre alta.
Di negativo....Devo dire che è passato un anno e la storia non ha ancora una forma precisa, tanto tanto "male" ma non una forma precisa, rischiamo di perderci e non capire un cavolo perchè abbiamo ottocento indizzi da unire e non un filo che li unisce, dobbiamo sempre andare da Ardizzone e chiedergli "e mò che famò?".
Un'altra cosa, chiedo al cartomante di cercare di farci dividere meno spesso, lo so che succedono più cose contemporaneamente ma tendiamo a seguire tutte le piste e a sfilacciare il gruppo, così la tensione cala e si finisce a sonnecchiare...

BURATTINAIO

Mi permetto di intervenire in questo spazio interamente dedicato ai giuocatori per rispondere ad alcuni quesiti sollevati dal probo Nicolas.
La questione che poni evidenzia l'impronta che ho voluto dare alla campagna: ci sono grandi movimenti sopra le vostre teste, e non è detto che voi capiate esattamente di cosa si tratti. Ho reputato interessante il provare una campagna che si muovesse all'interno di una trama più grande, della quale voi possiate vedere appena il riflesso (anche se quello che saprete e che capirete dipende molto dalle vostre azioni). Per questo la sensazione è quella di un qualcosa di non ben definito, e sempre per questo voi dipendete molto dai vostri superiori. Poi chiaramente ci sono anche lacune causate dalla mia scarsa esperienza, ma il mio fine è quello di farvi avere la sensazione di un Male incombente e inafferrabile, che secondo me è il punto di forza di questo gioco. Poi chiaramente, visto che si gioca tutti assieme, vedrò di fare modifiche che possano sollazzarvi, quindi fate critiche e osservazioni in libertà.
Per quanto riguarda le divisioni, io non le ho mai previste (a parte i dialoghi privati), e infatti sono sempre sorpreso perchè le attuate spessissimo, forse per eccesso di professionalità. (...)
Continuate così e crogiolatevi nel Male!