Il vero orrore

Il problema fondamentale nel vivere nel IV Reich è dato dal senso di angoscia che regna nella popolazione: nessuno può sentirsi tranquillo, perchè i controlli della Gestapo sono ferrei quanto frequenti, e chi ha contravvenuto alla legge, anche involontariamente, viene duramente punito e spesso scompare nel nulla.
Contravvenire a uno dei Comandamenti del Popolo è facile, mentre è molto difficile discolparsi da dicerie infondate e dimostrare la propria innocenza.
La corruzione è poi a livelli insostenibili: è difficile riuscire a smuovere la burocrazia senza avere i giusti agganci ed è spesso più facile ottenere benefici dall'amministrazione pubblica grazie a regali e raccomandazioni che secondo diritto.
L'antisemitismo, il razzismo, la discriminazione verso ogni essere umano che sia diverso, malato o indesiderato, è difficile da accettare per una larga fetta della popolazione che vede l'estremismo nazista come un male necessario ma sgradevole, a volte insopportabile.
Una critica al Regime è possibile solo se si è disposti a morire per i propri ideali, che comunque non verranno ascoltati se non da chi, a sua volta, sia desideroso di essere prelevato dalle SS per un viaggio di sola andata verso il più vicino Campo di Rieducazione.

Insomma chi vive sotto il IV Reich tenta di andare avanti ben sapendo che, da un giorno all'altro e senza particolari colpe, potrebbe trovarsi a sparire o a perdere nello stesso modo un amico, un amante, un figlio o semplicemente...il lavoro. Chi vive nei Borghi, benchè al sicuro dai Morti, sopravvive in un costante stato di inquietudine, di sottomissione e di fanatismo, forzato o indotto.